La rabbia è uno stato affettivo intenso che può attivarsi per l’intervento di stimoli interni o esterni e per la valutazione cognitiva che l’individuo da a tali stimoli, soprattutto se attribuisce ad essi l’intenzionalità di ferirlo o arrecargli danno. La rabbia è tanto più intensa tanto più l’offesa è valutata come intenzionale, maliziosa, ingiusta, ingiustificata e immotivata. Essendo fondamentale il ruolo che assume la valutazione cognitiva della situazione da parte dell’individuo, esistono grandi differenze individuali nel tipo di situazioni che possono far scaturire la rabbia.
Spesso la rabbia viene gestita ed espressa nel modo sbagliato, ad esempio con comportamenti aggressivi e violenti, come picchiare, lanciare, colpire, urlare e dire cose spiacevoli e tutto questo porta a un circolo vizioso di reazioni sempre più intense. Ecco perché la rabbia è quell’emozione che, rispetto alle altre, tendiamo maggiormente a reprimere e soffocare!
Tuttavia, è bene sapere che essa non è distruttiva di per sé, anzi, come vedremo, ha un valore adattivo per l’essere umano. La primaria funzione adattiva della rabbia è quella di preparare il nostro corpo ad attaccare per difenderci da eventuali pericoli o attacchi fisici ed emotivi. In poche parole è un’allerta preziosa che ci induce a tutelarci. L’autodifesa però, non è l’unica funzione della rabbia, essa ha infatti anche l’importante funzione chiamata “decompressione emotiva”: la rabbia ci consente di scaricare le tensioni e lo stress accumulato, aiutandoci a comprendere ciò che sta accadendo e a raggiungere uno stato di tranquillità e calma.
Quando l’individuo non riesce ad individuare delle modalità funzionali per gestirla ed esprimerla, allora la rabbia può diventare distruttiva per la salute psico-fisica propria e altrui e per la sua rete di relazioni. La rabbia, gestita in modo funzionale ed espressa attraverso una comunicazione assertiva, è in realtà costruttiva: può aiutarci a cambiare comportamenti/prepotenze altrui che non approviamo e migliorare la nostra autostima in quanto aumenta la sensazione di essere persone efficienti.
La rabbia quindi non va assolutamente né inibita e repressa, né tantomeno espressa senza controllo: la rabbia è un segnale, sta a te imparare in che modo reagire ad esso.
Sei tu che devi controllare la rabbia, non lei a controllare te e le tue azioni.